Il tema della vergogna è colmo di sfaccettature
“La vergogna è la più potente guida dell’emozione. E’ la paura che non siamo abbastanza bravi.”
Brene Brown“Affogò perché si vergognava a gridare aiuto.” Marcello Marchesi
Il tema della vergogna è colmo di sfaccettature: sociali, morali eccetera eccetera, ma anche e soprattutto personali.
Desidero soffermarmi sulla vergogna che una persona che soffre avverte perché si giudica senza averne una reale coscienza….
Frequentemente si percepisce un giudizio dagli altri quando in realtà il giudice supremo, imperativo, crudele e atroce è dentro di noi!
Inconsciamente ci giudichiamo e di conseguenza ci sentiamo giudicati con il risultato di provare (anche) una profonda e disumana vergogna: un senso di disagio inesprimibile tanto è forte.
Un disagio che blocca!
Un disagio che sciocca!
Un turbamento talmente potente da fare innalzare emotivamente un muro spesso come fosse fatto di cemento armato.
Questo tipo di sentire può impedire di esporsi… di parlare… di aprirsi… di chiedere aiuto… può portare una persona a fuggire illudendosi di poter evitare tutto quel sentire spietato e violento.
Ma non è così perché in realtà si sta fuggendo da sé stessi.
Per quanto doloroso, per quanto difficile, per quanto pieno di sofferenza, affrontiamo ogni sentire, affrontiamo la vergogna ed esponiamoci, parliamone chiediamo aiuto.🌞🙏❣ #credercisempre #arrendersimai #avantitutta
La parola vergogna viene dal latino “verecundia”. Ma secondo altri vergogna deriva invece dal latino “vereor gogna”, “temo la gogna”. Come fa notare il linguista Tullio De Mauro, la parola “gogna” non esiste in latino!