Lo sport compulsivo non è una diagnosi clinica riconosciuta nel DSM-5, ma molte persone lottano con i sintomi legati allo sport che diventano una “malattia”, una dipendenza.
COS’È LO SPORT COMPULSIVO?
L’esercizio sportivo interferisce in maniera significativa con attività importanti, si verifica in periodi inadeguati o in situazioni inappropriate o quando la persona continua ad fare esercizio fisico nonostante lesioni o altre complicazioni mediche.
- Intensa ansia, depressione e / o angoscia se impossibilitati a fare sport.
- Disagio se si sta a riposo.
- Lo sport viene utilizzato per gestire/controllare le emozioni.
- Lo sport come mezzo di compensazione.
- Lo sport per darsi il permesso di mangiare.
- Lo sport può essere praticato in segreto o di nascosto.
- Sentirsi come se non si è abbastanza buono, abbastanza veloce o non si sta facendo abbastanza fatica durante l’esercizio fisico.
SEGNALI DI AVVERTIMENTO:
- Sovrallenamento.
- L’esercizio si svolge in momenti e luoghi inadeguati.
- L’esercizio avviene nonostante lesioni o fatica.
- Depressione, ansia e / o irritabilità.
- Sensi di colpa se non si pratico sport o se si salta un allenamento.
- Isolamento da amici e familiari.
CONSEGUENZE SANITARIE:
- Perdita di densità ossea.
- Perdita del ciclo mestruale (nelle donne).
- Carenza di energia.
- Perseverante indolenzimento muscolare.
- Dolore cronico e articolare.
- Aumento dell’incidenza di lesioni.
- Affaticamento persistente e lentezza.
- Alterazione della frequenza cardiaca anche da riposo.
- Maggiore frequenza di malattie e infezioni respiratorie.
Esiste un forte legame tra l’esercizio fisico (lo sport compulsivo) e le varie forme di disturbi alimentari.
Quando si soffre di un disturbo alimentare lo sport, o sport compulsivo, è un altro sintomo.
L’esercizio compulsivo (corsa, palestra, body building, bicicletta… la lista è lunga) è un altro modo per sentire la sensazione di purificazione o compensazione. Ci possono essere persone affette da qualunque tipo di disturbo alimentare che utilizzano la dipendenza da sport per sedare, anestetizzare le loro emozioni e ansie.
A volte, può capitare che spostando la dipendenza tutta sullo sport, venga meno il sintomo alimentare, ma questo solo per un periodo più o meno lungo.
Coloro che possono avere sintomi di sport compulsivo in genere troveranno il tempo a tutti i costi per fare gli esercizi (tra cui non andare a scuola o al lavoro, nascondersi nel bagno o in camera e fare esercizio, eccetera.). L’obiettivo principale dell’esercizio fisico può essere quello di bruciare calorie, trasformare il proprio corpo, di “alleviare il senso di colpa” per ciò che si ha mangiato e/o darsi “il permesso” di mangiare. (Cioè, “non posso mangiare se non ho sport” Oppure “mangio, tanto poi farò sport”).
Coloro che hanno comportamenti Compulsivi si sentiranno in colpa quando non possono fare sport e non lo fanno quasi mai per divertimento (anche se magari ci si racconta, credendoci, che lo sport piace, che l’hanno sempre fatto, ecc..). Spesso non c’è soddisfazione per nessun risultato atletico e nessuna soddisfazione per la vittoria o risultato (subito alla ricerca della prossima attività da conquistare, insomma non basta mai, bisogna fare sempre di più).
Come per tutti gli altri comportamenti sintomatici, in superficie l’obiettivo può sembrare quello di bruciare calorie e perdere peso, ma alla fine lo sport compulsivo fornisce a chi soffre, un senso di potere temporaneo (onnipotenza), di controllo e/o di rispetto di sé, nonchè di anestesia.
È un altro modo per cercare di “dimenticare” le proprie problematiche represse, profonde.
Un altro modo per spostare su un sintomo la propria disperazione che spesso ancora non ha nome. Alcuni continueranno a fare sport (che diventa sempre più una dipendenza) con la sensazione che sia un lavoro o una punizione, altri saranno dipendenti al senso di onnipotenza e del rispetto di sé che provano per l’attività sportiva.
Resta il fatto che questa è una dipendenza e mette in pericolo la sicurezza fisica, la salute emotiva e le altre aree della propria vita (lavoro, scuola, famiglia, ecc.) A causa della natura compulsiva dell’esercizio.
Alcuni dei pericoli fisici che possono diventare un problema per chi esercita troppo può essere: disidratazione, fratture e osteoporosi, artrite degenerativa, amenorrea (perdita del ciclo mestruale) e problemi riproduttivi e problemi cardiaci.
Può essere importante notare che mentre si sta affrontando un percorso di cura specializzato in disturbi alimentari, le persone malate possono avere un rischio maggiore di sviluppare comportamenti compulsivi legati allo sport. Questo perché mentre si lavora sulle proprie emozioni e sui motivi storici per cui ci si è ammalati, ci si può convincere che l’inizio di un esercizio fisico equivale a prendersi cura del proprio corpo, ma poiché si è ancora in fase del percorso e si sta imparando ad affrontare/accogliere le problematiche che hanno portato ad ammalarsi (anoressia, bulimia, binge eating, ecc), può arrivare l’Esercito Compulsivo inconsciamente come compensazione/sedazione.
L’esercizio fisico, lo sport non dovrebbe mai essere suggerito da un medico durante le fasi iniziali (e il tempo è personale) di un percorso di cura e qualsiasi esercizio raccomandato in futuro dovrà essere attentamente monitorato.