DCA:”sono stanca”,”non ce la faccio più”riflessione ~ testimonianza:
Credo che durante la mia malattia la frase che ho ripetuto maggiormente sia stata “sono stanca”…mi dicevo: “non ce la faccio più” e mi chiedevo: “ma chi me lo fa fare???”…
Già per quale motivo avrei dovuto continuare a lottare contro “i mulini al vento”??? Quando ho iniziato il mio percorso di cura ne ho avuti davvero tanti di momenti di sconforto, c’erano giorni in cui magari andava meglio ma poi bastava un niente per farmi crollare nuovamente ed ecco che tutto tornava al mio naturale sconforto.
Io non avevo idea di cosa mi portasse tutto quel dolore, sapevo solo che stavo terribilmente male e che mi era più semplice rifugiarmi nei miei rituali di massacro.
Credevo che la causa di tutto fosse il mio destino, mi credevo destinata a soffrire e niente avrebbe potuto cambiare la mia sorte. Tutto era una scusa inconsapevole per raccontarmela e per non uscire da quel mondo, strumentalizzavo tutto e tutti, sentivo le parole di persone che volevano ferirmi solo per ferirmi ancor di più, mentre non davo il minimo peso alle parole di chi mi voleva veramente bene o di chi semplicemente mi dava valore, ricordavo il mio passato “felice” solo per ricordarmi della mia attuale infelicità.
Niente aveva un senso nella mia vita e non lo aveva nemmeno il mio dolore.
Ero semplicemente sfortunata. Bè, nella vita siamo noi a costruire la nostra fortuna o la nostra sfortuna. Esistono eventi belli, brutti e anche terribili ma ciò non significa che non siano affrontabili, possiamo anche cadere ma tutti abbiamo la forza di rialzarci, nessuno escluso, dipende solo da quanto si crede in quella forza.
Il mio percorso ha cambiato volto solo nel momento in cui quel dolore ha assunto un senso: adesso sapevo quale erano state le cause che mi avevano portata a tanti anni di sofferenza, stava solo a me decidere se accoglierle o meno e questo comportava un gran rischio: il rischio di cambiare il noto per l’ignoto e il rischio di sentire davvero quel dolore.
Ho deciso di rischiare e ogni volta che mi capitava un nuovo momento di sconforto quel “sono stanca” cambiava di significato, adesso ero stanca di essere stanca, ero stanca di non voler crescere e soprattutto ero stanca di non vivere!
Grazie ChiaraSole per avermi aiutata a trovare un senso a quel dolore e grazie alle mie dolcissime amiche di percorso per avermi aiutata a confrontarmi e ad uscire da quell’onnipotenza del “capita tutto a me”…
Ragazze/i non mollate mai, anche quando tutto è estremamente difficile possiamo farcela!!!
Vanessa C.