IO O LA MALATTIA? DISTURBI ALIMENTARI: Inizio. Il mio nome è Desirè e e ho venticinque anni. Mi piacerebbe dirti a che età iniziò la mia malattia, ma non saprei darti…
anoressia
IL BINGE EATING E’ STATO IL MIO INFERNO
Di Linda Marino 30.07.2014 foto scattata da Daria Addabbo
Valentina, 30 anni, vive e lavora a Rimini.
A 14 anni volevo spogliarmi da un corpo ingombrante, che non mi rispecchiava. Non ero grassa, ma paffutella, e questo mi faceva sentire inadeguata rispetto alle mie coetanee. Così mi chiudevo in me stessa, evitavo le comitive e le compagnie numerose. Avevo bisogno di conferme, sempre e comunque, e volevo essere “l’unica”.
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Il mondo deformato che avevo dentro: Sono Sara, ho alle spalle più di 10 anni di bulimia con un forte ideale anoressico. Sono cresciuta in un piccolo paesino vicino ad…
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Era una Domenica… nell’ultimo periodo le mie domeniche erano piuttosto uguali, chiusa in casa, ore e ore davanti alla tv con la compagnia del cibo… Di solito neanche seguivo ciò…
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bulimia anoressia binge eating diario: LA MALATTIA – pagina di diario – dal libro: “CHIARA SOLE” ANORESSIA E BULIMIA: UN’ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE. Prefazione di GIANNA SCHELOTTO. bulimia anoressia binge…
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Vivere soffrendo di anoressia significa nascondersi inconsciamente, vivere sotto una potente anestesia, significa restringere l’alimentazione: restringere ogni forma di emozioni, significa restrizione di vita e significa che sotto al sintomo evidente esistono sofferenze immense. Ricorda che tutti i DCA, se non curati, sono malattie degenerative.
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#FOODVICTIM #ANORESSIA #BULIMIA RIFLESSIONE La sacralizzazione delle #diete #MondoSole | PCS
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“CHIARASOLE” ANORESSIA E BULIMIA: UN’ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE. Prefazione di GIANNA SCHELOTTO. Edito da “IDEALIBRI” gruppo Rusconi. E-BOOK GRATUITO
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Quando si è nel pieno della #malattia si ha una gran #paura di intraprendere un percorso di cura…………. ma è possibile farlo
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Rimanere vedovi a 43 anni ChiaraSole: In questo tempo ho scritto dei post pubblici, al fine di condividere emozioni e sentimenti che riguardano tante persone come me (gli scritti sono…
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Giulia: Sarebbe impossibile indicare un momento preciso in cui ho iniziato a soffrire di anoressia.
Sono nata in un periodo difficile per la mia famiglia, ho sempre sentito che c’era qualcosa nel clima attorno a me che non andava bene e senza rendermene conto mi sono prefissata l’obiettivo di cercare di dare meno disturbo possibile. Mi sentivo come in debito nei confronti dei miei genitori, volevo che fossero orgogliosi di me, soprattutto mia madre che avevo idealizzato come modello di perfezione.
Ho sempre fatto di tutto per essere la figlia modello che tanto avevano atteso e sono diventata la numero uno a scuola, nella musica e nelle attività sportive: tutto per sentirmi la migliore, ma mai per essere me stessa.
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I disturbi alimentari (anoressia, bulimia, binge, ecc.) sono patologie incredibilmente dolorose. Il sintomo evidente riguarda sempre il cibo e il corpo, ma è necessario ricordare che si tratta di un male molto…
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Natale, Natale, Natale… Ogni anno ribadisco quanto questa festa sia drammaticamente difficile per chi soffre di disturbi alimentari e, in generale, per chi soffre di malattie invisibili! Quest’anno il Natale…
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Riflessione sul fatto che NESSUNO SI SALVA DA SOLO e sulla QUARANTENA: Nella malattia si cerca frequentemente di trovare una “soluzione” a ciò che si sta vivendo, dimenticando spesso che…
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Trascrizione dell’intervista Salute&Benessere di Barbara Gnisci Corriere Romagna Disturbi alimentari: Il 15 marzo si colora di Lilla Le storie di chi è riuscita a guarire E di chi accoglie e…
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numb3rs – il controllo numerico nei disturbi alimentari: TUTTO doveva essere calcolabile, quantificabile, schedato e sottostare ad un rigoroso controllo. Cercavo di dare un ordine matematico a una vita dove prevaleva solo…
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Soffrire di disordini alimentari Soffrire di disordini alimentari non significa ‘solo’ essere ossessionati dal cibo. I sintomi sono tanti e diversi e dipendono dalla storia personale dell’individuo. Spesso causano ulteriore…
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riflessione sull’espressione “tanto ormai” per chi soffre di anoressia bulimia binge DCA
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anoressia mentale: L’ANORESSIA è stato il mio modo per gridare aiuto! testimonianza e riflessione anoressia mentale; Quando mi sono ammalata? Mi dispiace ma anche chi è abituato a incasellare tutto dovrà…
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A sentir parlare di disturbi alimentari, la prima cosa che viene in mente è l’immagine di una ragazza notevolmente sottopeso.
La maggior parte delle persone, infatti, ignora il fatto che si può soffrire di disturbi del comportamento alimentare pur non pesando 30 kg (senza sminuire ovviamente questa eventuale grave condizione).
Questo succede perché nell’immaginario collettivo il problema principale è quello del cibo, del mangiarlo o non mangiarlo o vomitarlo o ingurgitarlo.
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Mi sento sola!Una delle frasi che ho sentito dire di più, e che ho detto di più, è MI SENTO SOLA! ChiaraSole
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Cosa e chi vediamo davvero quando ci guardiamo allo specchio? Quale immagine ci restituisce quella superficie riflettente che tanto spesso abbiamo interrogato?
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Lo sport compulsivo non è una diagnosi clinica riconosciuta nel DSM-5, ma molte persone lottano con i sintomi legati allo sport che diventano una “malattia”, una dipendenza.
COS’È LO SPORT COMPULSIVO?
L’esercizio sportivo interferisce in maniera significativa con attività importanti, si verifica in periodi inadeguati o in situazioni inappropriate o quan
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DCA LE EMOZIONI La vita ti aspetta (riflessione): Voglio iniziare con questa frase: “NON C’È SOLUZIONE CHE NON SIA L’ACCETTAZIONE DI LASCIARSI ABBANDONATI ALL’EMOZIONE”. Esatto proprio lei l’EMOZIONE. Da quando ho…
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Quando ero malata di disturbi alimentari ho cercato di divorare la vita, ho cercato di divorare me stessa…. E anche le persone intorno a me. Ho cercato di divorare tutto…
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Giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi del comportamento alimentare 15 Marzo
Il Fiocchetto Lilla ha origine in America e rappresenta da più di 30 anni la lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare
SCORAGGIARE distacco e disinteresse
ACCRESCERE la consapevolezza a livello individuale ed istituzionale
Il Fiocchetto Lilla è il Simbolo della LOTTA contro i Disturbi del Comportamento Alimentare, il fiocchetto lilla è PER DIFFONDERE la consapevolezza che queste patologie si possono oggi curare.
Simbolo di AGGREGAZIONE per chi per troppo tempo ha vissuto nell’isolamento imposto dalla malattia, iI fiocchetto lilla è PER RADUNARE in un unico coro le voci di chi ha vinto sulla malattia, di chi testimonia con la propria storia di vita che guarire dai DCA è possibile.
Simbolo di RISPETTO verso chi soffre, il fiocchetto lilla è PER SUPPORTARE le famiglie e chi giorno dopo giorno coraggiosamente continua a lottare per la Vita, con tutte le proprie forze, per riconquistare la libertà di essere se stesso, senza arrendersi mai.
Simbolo di SPERANZA per chi per troppo tempo è rimasto costretto in silenzio e in solitudine dalla sofferenza, il fiocchetto lilla è PER RESTITUIRE VOCE E DIGNITÀ a chi pensava di averle per sempre perdute.
Simbolo del RICORDO, il fiocchetto lilla è soprattutto PER NON DIMENTICARE chi non ce l’ha fatta. Simbolo di una COMUNITÀ D’INTENTI, il fiocchetto lilla è PER COSTRUIRE una nuova cultura fondata sull’ascolto, che abbatte il muro dei pregiudizi per lasciare spazio alla forza della condivisione.
Il 15 Marzo coloriamo di lilla l’Italia, il 15 marzo coloriamoci di lilla TUTTI INSIEME!
Indossando/postando il fiocchetto Lilla sostieni e la promozione della giornata nazionale di prevenzione e cura dei disturbi alimentari pensata per creare una coscienza nazionale e collettiva su queste gravi malattie sempre più diffuse e per creare una rete di aiuto e sostegno nonché di supporto per chi soffre
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Ho conosciuto via internet una ragazza di nome AURORA che mi ha inviato un suo scritto, una poesia, chiedendomi di pubblicarlo. Ti ringrazio per la condivisione! Il titolo è L’ANORESSIA:…
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L’offesa più grande è dire
COME TI VEDO BENE!
ad una persona che soffre di disturbi alimentari
“Come ti vedo bene oggi” “Oddio, sono ingrassata?!?!”
(UN TRADUTTORE SIMULTANEO MENTALE)
Quando stavo male, se qualcuno mi diceva “come ti vedo bene oggi” lo vivevo come un’offesa mortale, perché pensavo che mi dicesse che ero ingrassata.
Soffrivo tanto per questa affermazione.
Può sembrare strano, perché porta in se un complimento, eppure per me era vissuta come una violenza, come un’incomprensione… anche da qui arriva la campagna di sensibilizzazione che abbiamo proposto (Campagna di sensibilizzazione “il dolore non ha peso”).
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Sai, riflettere sulla malattia di cui si soffre, mentre si sta ancora cercando di comprendere la propria storia e rielaborarla è un lavoro molto difficile e per nulla neutrale alla…
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Campagna di sensibilizzazione e riflessione sociale: La malattia si nutre di te. È lei che controlla te. La malattia si nutre di te. È lei che controlla te: Questa immagine così…
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passare dall’anoressia, al binge eating e alla bulimia: IL PASSAGGIO
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Ho sofferto gran parte della mia vita di disturbi alimentari… Chiedere aiuto è stato il mio primo passo verso la guarigione! a cura di Sole
Mi chiamo Sole, ho sofferto gran parte della mia vita di disturbi alimentari.
La mia è una storia fatta di silenzi, di parole mangiate, non dette. Il mio, come per tutte le persone affette da queste patologie, è un passato di sofferenza e solitudine. La difficoltà più grande per chi è affetto da questa malattia è quella di riuscire ad acquisire la consapevolezza stessa di avere un problema.
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disturbi alimentari: ChiaraSole ci ha convissuto per oltre 14 anni. (su vanityfair)
15 MAR, 2017 di ALESSIA ARCOLACI
ChiaraSole ha convissuto con i disturbi alimentari per 14 anni. È arrivata a pesare 36 kg ma anche 90, ha tentato di togliersi la vita, ha cercato di curarsi in più modi e, alla fine, ci è riuscita. Oggi sta bene e ha fondato l’associazione MondoSole. Nella Giornata dedicata ai disturbi alimentari vi raccontiamo la sua storia.
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Chiara B. nel pieno della sofferenza fatica a credere che si può guarire.
Chiara B. nasce a Urbino. Cresce a Fermignano insieme al papà Cesare, la mamma Rosa e il fratello Davide. All’apparenza Chiara è una ragazza modello: 100/100 alla maturità, attiva in parrocchia, nel volontariato, fidanzata in casa e senza tanti “grilli per la testa”. Chiara B. è solare all’esterno, ma il suo mostro la sta divorando dentro. Quel mostro ha un nome ben preciso: disturbi alimentari (anoressia e poi binge eating).
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Possibili danni e rischi medici dei disturbi del comportamento alimentare
Dati Epidemiologici Nazionali (DATI ISTAT)
Anoressia: (circa 1,5% della popolazione italiana): circa 750.000 persone
Bulimia (circa 3% della popolazione): circa 1.700.000 persone (di queste, il 92% soffriva di anoressia prima dell’insorgenza della bulimia).
Binge e NES: stime (non ufficiali): circa 7-12% della popolazione (di queste, si stima che almeno l’ 11% soffrisse di anoressia prima dell’insorgenza del binge).
Range di età: tra 4 e 61 anni
Rischio di morte: 3-5% dei soggetti anoressico-bulimici (tra 75.000 e 122.500, solo per anoressia e bulimia, a cui vanno aggiunti i decessi per binge e per obesità). I decessi avvengono prevalentemente per arresto cardiaco (causato da ipokaliemia) ed emorragia interna (causata da ulcere gastriche).
Sesso: 88% donne, 12% uomini
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Riflessione su questo periodo e sulle feste 2020/21 (Covid – Natale – Capodanno): Il periodo delle feste, ed in particolare quelle del Natale fino all’ultimo dell’anno (ma in realtà molto di…
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DCA La gratitudine verso qualcuno è per me la più grande forma di vicinanza e il sentimento più bello che si possa nutrire: A volte sento il bisogno di esprimere…
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RIFLESSIONE SUI DISTURBI ALIMENTARI. HO SEMPRE DETTO: IO NON GUARIRO’ MAI.. a cura di Giusy L’unica costante che scandiva le giornate era la mia malattia, la mia compagna di vita, la mia migliore e peggiore amica la quale non mi avrebbe tradito mai con tutti i nostri rituali che erano costantemente certi nella loro drammaticità..La convinzione di poter controllare tutto e soprattutto tutti.
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⚠️🚫⚠️ATTENZIONE A QUANDO LEGGI POST/PUBBLICITÀ/VIDEO ECC… TIPO:
🚫 ti propongo un corso (o un percorso) per avere un buon rapporto con il corpo e con il cibo
🚫 ecco il rimedio per la tua fame emotiva – fame da noia
🚫 le hai provate tutte per risolvere la tua ossessione per il il cibo? Cambia radicalmente il tuo rapporto con il cibo in 20 o 30 o 40 (…) giorni. Farai pace con il cibo, ti aiuterò io con incontri on-line.
🚫 hai un brutto rapporto con il cibo e e il corpo… io ti aiuterò e in pochi incontri!
🚫 pochi incontri per imparare a gestire le emozioni per avere un buon rapporto con cibo e corpo
💜 potrei continuare ancora e ancora con queste offerte “miracolose” in presenza e/o on-line (il tutto senza una profonda conoscenza della persona). Soprattutto se soffri di disturbi alimentari, sono davvero particolarmente dannose e pericolose!
Riflettiamoci insieme… ChiaraSole Ciavatta @chiarasolems
Sappiamo tutti che quando si soffre di disturbi alimentari il pensiero fisso, come un martello pneumatico, riguarda il cibo e il corpo.
Un dolore immenso, disumano e si farebbe di tutto per non sentire i sintomi annientarci così prepotentemente e costantemente.
Anche io, come penso molti, quando ero malata, sono caduta in varie “trappole” (ambigue e ingannevoli) che venivano proposte tipo: in breve tempo riuscirai a vivere il corpo e il cibo in modo migliore o addirittura ottimo.
Ogni volta mi mettevo in gioco e speravo! (ovviamente anche di dimagrire).
E, ogni volta, a posteriori, mi colpevolizzavo, perché sentivo di aver fallito… quando in realtà erano quegli pseudo percorsi/”CURE” a non essere adatti a me e alla malattia che avevo. Non ero io la sbagliata.
Ancora di più in questo periodo drammatico per tutti a causa della pandemia, si cerca una comprensibile scorciatoia data la sofferenza che si vive (e c’è chi se ne approfitta).
Inoltre il mondo dei social e dell’online ne offrono un’infinità, abusando in modo pazzesco: ORA PIÙ CHE MAI!
Ognuno di noi ha sperato in una bacchetta magica… in un qualcosa di veloce che si portasse via la malattia.
Penso che chi propone queste cose forse lo fa anche in buona fede senza però conoscere molto bene il complesso mondo dei DCA.
Da sempre assistiamo al marketing dei disturbi alimentari.
Ogni volta mi crea amarezza, dispiacere, FA MALE: perché so quanto ogni creatura che soffre, spera di aver trovato la magica o comunque, la veloce, soluzione a tutto.
Potrebbe anche verificarsi un temporaneo pseudo “benessere” ma non reale, ne duraturo.
Non ci sono scorciatoie (se ce ne fossero sarei la prima a gridarle)…. Non ci sono bacchette magiche…. Non esiste il tutto e subito, né dall’oggi al domani.
Stiamo parlando di gravi gravissime malattie e, in quanto tali, l’unica soluzione è un effettivo percorso di cura….nel tempo.
Rimaniamo uniti non dando retta a questi annunci che non fanno altro che sminuire questi mali potenzialmente mortali, ma dai quali si può guarire💜
@chiarasolems
PS le emozioni non si gestiscono, ma con un percorso di cura, si impara ad accoglierle serenamente🌞❣️
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NEL TUNNEL DEI SOCIAL NETWORK
«La mia seconda vita sul web: un incubo tra sesso virtuale e lacrime»
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Ho avuto bisogno dell’Anoressia per comprendere che la mia Vita aveva Valore Che Io ne avevo; Che potevo ricevere e dare Affetto senza nulla in cambio. Ho avuto bisogno dell’Anoressia per comprendere…
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Anoressia, Binge eating, Bulimia… I disturbi Alimentari, sono patologie troppo spesso etichettate da stereotipi banali.
Questi profondi disagi non hanno etichette prestabilite. Sono imprevedibili. Il peso non è un parametro attendibile per riconoscere chi soffre di questo infinito dolore.
Queste malattie non possono essere etichettate: NON HANNO PESO, NON HANNO SESSO (possono colpire sia donne che uomini), NON HANNO ETA’ (dai 4 ai 61 anni -dati istat-), NE IDENTITA’ DI GENERE.
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