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disturbi alimentari: ChiaraSole ci ha convissuto per oltre 14 anni. (su vanityfair)
15 MAR, 2017 di ALESSIA ARCOLACI
ChiaraSole ha convissuto con i disturbi alimentari per 14 anni. È arrivata a pesare 36 kg ma anche 90, ha tentato di togliersi la vita, ha cercato di curarsi in più modi e, alla fine, ci è riuscita. Oggi sta bene e ha fondato l’associazione MondoSole. Nella Giornata dedicata ai disturbi alimentari vi raccontiamo la sua storia.
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anoressia mentale: L’ANORESSIA è stato il mio modo per gridare aiuto! testimonianza e riflessione anoressia mentale; Quando mi sono ammalata? Mi dispiace ma anche chi è abituato a incasellare tutto dovrà…
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#FOODVICTIM #ANORESSIA #BULIMIA RIFLESSIONE La sacralizzazione delle #diete #MondoSole | PCS
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Chiara B. nel pieno della sofferenza fatica a credere che si può guarire.
Chiara B. nasce a Urbino. Cresce a Fermignano insieme al papà Cesare, la mamma Rosa e il fratello Davide. All’apparenza Chiara è una ragazza modello: 100/100 alla maturità, attiva in parrocchia, nel volontariato, fidanzata in casa e senza tanti “grilli per la testa”. Chiara B. è solare all’esterno, ma il suo mostro la sta divorando dentro. Quel mostro ha un nome ben preciso: disturbi alimentari (anoressia e poi binge eating).
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passare dall’anoressia, al binge eating e alla bulimia: IL PASSAGGIO
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Comesifa? Come si fa Come si fa? come si fa a guarire da bulimia; anoressia; e binge
Come si fa?… Come si fa?… E ancora “COME SI FA????? Quante volte, per quanti anni QUESTA DOMANDA mi ha martellato la testa, durante gli anni intensi della mia malattia, anni di disturbi alimentari, anni di restrizione, bulimia, forte ideale anoressico… Tra uno sbalzo e l’altro dei miei amati e odiati sintomi ricorreva quella domanda COME SI FA? COME FACCIO? COSA DEVO FARE? Quanti freni hanno anteposto al mio agire, al mio sentire, anche quando dentro di me una piccola voce urlava “AIUTO” alla VITA.
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Aforismi Citazioni Riflessioni immagini sui DISTURBI ALIMENTARI anoressia bulimia binge eating Aforismi Citazioni Riflessioni immagini sui DISTURBI ALIMENTARI: Tutte queste immagini e tante altre si possono trovare anche sul mio…
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Campagna di sensibilizzazione e riflessione sociale: La malattia si nutre di te. E’ lei che controlla te. La malattia si nutre di te. E’ lei che controlla te: Questa immagine così…
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abbattere il muro del silenzio, quello fuori e dentro di noi! DCA | MondoSole | PCS
Quante volte sono stata in silenzio aspettando e aspettando ancora che le persone a me care: (amate e odiate) potessero capire quello di cui io avevo bisogno. Bramando che Loro comprendessero un male senza che io stessa mi concedessi di denunciarlo!
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Il dolore DEI DISTURBI ALIMENTARI non (sempre) si vede: GLI STEREOTIPI DELLA MALATTIA
Per tutta la vita non avevo mai detto a nessuno di essere malata.
In verità nemmeno io riconoscevo di esserlo.
Mai avevo espresso a parole il grande dolore e disagio che sentivo dentro, che mi distruggeva piano piano.
Quando finalmente decisi di curarmi e raccontare alle persone care la mia malattia, tutti furono profondamente sorpresi. Nessuno avrebbe mai immaginato che io stessi così male.
Tutti mi dicevano “Ma da fuori non si vedeva niente”.
E in effetti io, a parte in un paio di precisi momenti storici, non ho mai avuto grandi oscillazioni di peso che potessero far pensare a disturbi alimentari secondo i banali cliché.
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bulimia anoressia binge eating diario: LA MALATTIA – pagina di diario – dal libro: “CHIARA SOLE” ANORESSIA E BULIMIA: UN’ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE. Prefazione di GIANNA SCHELOTTO. bulimia anoressia binge…
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Possibili danni e rischi medici dei disturbi del comportamento alimentare
Dati Epidemiologici Nazionali (DATI ISTAT)
Anoressia: (circa 1,5% della popolazione italiana): circa 750.000 persone
Bulimia (circa 3% della popolazione): circa 1.700.000 persone (di queste, il 92% soffriva di anoressia prima dell’insorgenza della bulimia).
Binge e NES: stime (non ufficiali): circa 7-12% della popolazione (di queste, si stima che almeno l’ 11% soffrisse di anoressia prima dell’insorgenza del binge).
Range di età: tra 4 e 61 anni
Rischio di morte: 3-5% dei soggetti anoressico-bulimici (tra 75.000 e 122.500, solo per anoressia e bulimia, a cui vanno aggiunti i decessi per binge e per obesità). I decessi avvengono prevalentemente per arresto cardiaco (causato da ipokaliemia) ed emorragia interna (causata da ulcere gastriche).
Sesso: 88% donne, 12% uomini
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Cosa si può fare per aiutare chi soffre di disturbi Alimentari? (RIVOLTO A FAMILIARI AMICI E PARENTI) aiutare chi soffre di disturbi Alimentari: Come sappiamo bene è molto doloroso vivere…
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“ci provo ancora una volta… DA SOLA”
#ANORESSIA, #BULIMIA, #BINGEEATING, I #DISTURBIALIMENTARI…
come sintomi evidenti riguardano il cibo e il corpo e tutti i rituali a loro associati (iperattività, eccesso di sport, ecc.) Chi li vive in prima persona e, la #società stessa (in generale), tende a sminuire queste malattie così #gravi, perché mangiare è “normale”, ma per chi vive in questa prigione mentale il tutto diventa nor – MALE!
L’ambivalenza della patologia stessa porta ognuno a fare ragionamenti contrastanti tra loro: una cosa è l’opposto dell’altra e ad una persona che non conosce profondamente queste malattie possono sembrare assurde, ma in realtà nei disturbi alimentari tutto acquisisce una sua logicità: tutto e il contrario di tutto.
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Mi sento sola!Una delle frasi che ho sentito dire di più, e che ho detto di più, è MI SENTO SOLA! ChiaraSole
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riflessione sull’espressione “tanto ormai” per chi soffre di anoressia bulimia binge DCA
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disturbi alimentari: SE NON LO AFFRONTI, IL PASSATO TI SEGUE La riscoperta del viaggio come PIACERE e INCONTRO CON L’ALTRO disturbi alimentari: Trasferirsi in un’altra città, per ragioni che esulano…
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Ho conosciuto via internet una ragazza di nome AURORA che mi ha inviato un suo scritto, una poesia, chiedendomi di pubblicarlo. Ti ringrazio per la condivisione! Il titolo è L’ANORESSIA:…
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Anoressia e bulimia nella storia
i DCA esistono da sempre
Evoluzione dei disturbi del comportamento alimentare
(a cura del Dott. Matteo Mugnani)
Le culture umane nel corso dei secoli hanno valorizzato varie tipologie corporee a seconda del contesto storico e culturale imperante. Da una disamina di dati transculturali e storici si possono enucleare più fattori aventi parte nel processo di valorizzazione corporea, il primo fattore è collegato con il patrimonio genetico e le funzioni fisiche legate alla sopravvivenza; oggi spesso non si pensa all’importanza del grasso nelle donne come sostegno per la gravidanza e l’allattamento e negli uomini per lo svolgimento di lavori pesanti, per la difesa dai probabili aggressori.
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Il mio corpo, l’anoressia, il binge eating, la bulimia, il sesso: Sono nata in una famiglia dominata dalla paura di vivere. Mia madre si è rifugiata nell‘anoressia, il “male minore per…
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Soffrire di disordini alimentari Soffrire di disordini alimentari non significa ‘solo’ essere ossessionati dal cibo. I sintomi sono tanti e diversi e dipendono dalla storia personale dell’individuo. Spesso causano ulteriore…
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I disturbi alimentari (anoressia, bulimia, binge, ecc.) sono patologie incredibilmente dolorose. Il sintomo evidente riguarda sempre il cibo e il corpo, ma è necessario ricordare che si tratta di un male molto…
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ANORESSIA DI VITA. Ideale anoressico, alcune sfaccettature Si è portati a pensare che l’anoressia sia “solo” restrizione assoluta alimentare. Così come si pensa che una persona ammalata di anoressia sia “solo” una…
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anoressia cura: volevo inconsciamente diventare invisibile, o meglio, rendere invisibile il dolore che provavo! anoressia cura: Mi chiamo Margareth! Sono sempre stata una bambina ubbidiente, brava, buona, avevo poche pretese,…
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Quando si è nel pieno della #malattia si ha una gran #paura di intraprendere un percorso di cura…………. ma è possibile farlo
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il racconto di ChiaraSole: “La mia guerra contro i disturbi alimentari” “Ho lottato per 14 anni. Si può guarire, l’importante è farsi aiutare” dal Resto Del Carlino 16 marzo 2017…
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….il binge eating è stato il varcare una soglia sconosciuta devastante.
Me ne ero dimenticata ma con le varie rielaborazioni, ho ricordato che già ne soffrivo da piccolina, dall’età di 6 anni circa. Il pomeggio, guardando un programma per bambini allora famoso, mangiavo pacchi di biscotti. Ma allora lo vivevo solo come piacere senza veri sensi di colpa personali, ma solo verso le persone accanto a me.
Poi, successivamente, dopo un periodo di anoressia, sono passata al binge. Questo ingresso, in questo mondo fatto di regole nuove è stato allucinante e invalidante.
Dopo una prima perdita di controllo per un po’ di tempo ho ripreso la mia routine, con i miei yogurt, i miei biscotti tristi, la mia corsa.
Pensavo che tutto fosse rientrato nei miei schemi.
Quei devastanti sensi di colpa erano un ricordo, c’erano quelli quotidiani, quelli che facevano parte ormai della mia vita.
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Valentina G. ho cercato di mangiare il mio dolore e mi sto saziando con la vita
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RIFLESSIONE SUI DISTURBI ALIMENTARI. HO SEMPRE DETTO: IO NON GUARIRO’ MAI.. a cura di Giusy L’unica costante che scandiva le giornate era la mia malattia, la mia compagna di vita, la mia migliore e peggiore amica la quale non mi avrebbe tradito mai con tutti i nostri rituali che erano costantemente certi nella loro drammaticità..La convinzione di poter controllare tutto e soprattutto tutti.
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anoressia, bulimia, binge eating: Malattie che imprigionano la mente, sacrificando il corpo, promettendo miracoli. Campagna di Sensibilizzazione e Riflessione Sociale MondoSole disegno Noemi Produzione Claim.Lab Clicca sull’immagine per ingrandirla anoressia,…
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riflessione articolo: Generazione 0 % Ogni generazione ha i suoi simboli e le sue parole d’ordine: Trash, Pulp, Grunge, Mods, New Age, ecc. La nostra, quella dei nostri adolescenti, confusi…
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Anoressia, bulimia, binge eating sono malattie che c’entrano poco con corpo, chili e voglia di dimagrire (questi ultimi sono i sintomi), perché esprimono gravi disagi incompresi che noi persone malate non riusciamo a capire e affrontare, e così il sintomo diventa protezione e “pretesto” per spostare l’attenzione del dolore che non vogliamo sentire sul corpo, oggetto tangibile che si ha sempre con sé, il più facile da usare, plasmare, controllare, distruggere.
Passiamo tutta la vita a dieta, ad abbuffarci, a vomitare, a digiunare, in questo vortice di autodistruzione, privandoci di ciò che desideriamo veramente.
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Vivere soffrendo di anoressia significa nascondersi inconsciamente, vivere sotto una potente anestesia, significa restringere l’alimentazione: restringere ogni forma di emozioni, significa restrizione di vita e significa che sotto al sintomo evidente esistono sofferenze immense. Ricorda che tutti i DCA, se non curati, sono malattie degenerative.
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Era una Domenica… nell’ultimo periodo le mie domeniche erano piuttosto uguali, chiusa in casa, ore e ore davanti alla tv con la compagnia del cibo… Di solito neanche seguivo ciò…
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Lo sport compulsivo non è una diagnosi clinica riconosciuta nel DSM-5, ma molte persone lottano con i sintomi legati allo sport che diventano una “malattia”, una dipendenza.
COS’È LO SPORT COMPULSIVO?
L’esercizio sportivo interferisce in maniera significativa con attività importanti, si verifica in periodi inadeguati o in situazioni inappropriate o quan
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disturbi alimentari La testimonianza di Romina: una storia di sofferenza e di rinascita
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Giulia: Sarebbe impossibile indicare un momento preciso in cui ho iniziato a soffrire di anoressia.
Sono nata in un periodo difficile per la mia famiglia, ho sempre sentito che c’era qualcosa nel clima attorno a me che non andava bene e senza rendermene conto mi sono prefissata l’obiettivo di cercare di dare meno disturbo possibile. Mi sentivo come in debito nei confronti dei miei genitori, volevo che fossero orgogliosi di me, soprattutto mia madre che avevo idealizzato come modello di perfezione.
Ho sempre fatto di tutto per essere la figlia modello che tanto avevano atteso e sono diventata la numero uno a scuola, nella musica e nelle attività sportive: tutto per sentirmi la migliore, ma mai per essere me stessa.
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I sintomi alimentari nascondevano la mia paura di crescere e di affrontare la vita: La maggior degli anni della mia vita sono stati segnati dalla sofferenza, dal dolore, dalla malattia.…
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Ho sofferto gran parte della mia vita di disturbi alimentari… Chiedere aiuto è stato il mio primo passo verso la guarigione! a cura di Sole
Mi chiamo Sole, ho sofferto gran parte della mia vita di disturbi alimentari.
La mia è una storia fatta di silenzi, di parole mangiate, non dette. Il mio, come per tutte le persone affette da queste patologie, è un passato di sofferenza e solitudine. La difficoltà più grande per chi è affetto da questa malattia è quella di riuscire ad acquisire la consapevolezza stessa di avere un problema.
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L’offesa più grande è dire
COME TI VEDO BENE!
ad una persona che soffre di disturbi alimentari
“Come ti vedo bene oggi” “Oddio, sono ingrassata?!?!”
(UN TRADUTTORE SIMULTANEO MENTALE)
Quando stavo male, se qualcuno mi diceva “come ti vedo bene oggi” lo vivevo come un’offesa mortale, perché pensavo che mi dicesse che ero ingrassata.
Soffrivo tanto per questa affermazione.
Può sembrare strano, perché porta in se un complimento, eppure per me era vissuta come una violenza, come un’incomprensione… anche da qui arriva la campagna di sensibilizzazione che abbiamo proposto (Campagna di sensibilizzazione “il dolore non ha peso”).
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numb3rs – il controllo numerico nei disturbi alimentari: TUTTO doveva essere calcolabile, quantificabile, schedato e sottostare ad un rigoroso controllo. Cercavo di dare un ordine matematico a una vita dove prevaleva solo…
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