Paura di deludere: PAURA DI DELUDERE GLI ALTRI…O NOI STESSI?
Paura di deludere: Moltissime volte, un numero che farei davvero fatica a quantizzare, ho avuto il timore o la sensazione di aver deluso o deludere le persone a me care.
Ricordo molto bene la sensazione
Ogni volta che mi ponevo un obiettivo, al di là della mia perenne incostanza (data la malattia), avevo il terrore di deludere: nel mio caso, temevo di deludere, più di tutti, mio padre.
Ma questa paura si espandeva a macchia d’olio: madre, amiche, amici, ragazzi… ogni mio passo falso era motivo di delusione, e di perdita, questo pensavo. Mi sentivo quindi costantemente vittima del giudizio altrui.
Ciò che non avevo calcolato però era quanto di mio ci fosse in quelle paure: avevo davvero paura di deludere gli altri…o avevo paura di qualcos’altro?
Oltre ad alimentare il senso di colpa, compagno fedele della malattia, diventava un circolo distruttivo, che alimentava il mio dolore e mi faceva costantemente perdere di vista l’obiettivo in quanto tale, ero così impegnata a “pensare all’altro” (in senso di quello che io consideravo un’aspettativa altrui) che mi dimenticavo di me… che sollievo in un certo senso..
Delegare agli altri il proprio sentire, consciamente o inconsciamente, è spesso un meccanismo che porta ad alleviare le nostre pene, è paradossale, ma è così.
Inoltre questa costante delega di stima o delusione mi “impediva” di essere autonoma in una eventuale scelta: un alibi perfetto per non assumermi la responsabilità di ciò che volevo, o non volevo. PAURA DELLE RESPONSABILITÀ’, TERRORE DI CRESCERE.
Credo che alla fine, questo sia il punto.
Benny