I DCA nel periodo storico del Coronavirus. Riflessione e testimonianza: PUNTO 0 E SETTIMANA 1 21 FEBBRAIO 2020, ORE 11 È arrivato proprio il momento; per lei Zelda, per me,…
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Il Dramma del senso di colpa è qualcosa di davvero struggente. Il senso di colpa della vita è riportato sul cibo. DISTURBI ALIMENTARI, CAMPAGNA E RIFLESSIONE
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“ChiaraSole Ciavatta, la donna in prima linea contro i DCA: il suo MondoSole colora di lilla la realtà verso un nuovo arcobaleno di sapori ed emozioni” Trascrizione dell’intervista a ChiaraSole…
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Valentina G. ho cercato di mangiare il mio dolore e mi sto saziando con la vita
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DCA: ho forse buttato via tempo e anni preziosi della mia vita?!?! L’ho pensato, anzi, non solo l’ho pensato, ma ne sono stata intimamente convinta… ma davvero tanto: Ebbene si,…
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Ho paura di stare bene
Sembra assurdo, incomprensibile, eppure quando hai alle spalle tanti anni di disperazione, l’idea di stare bene spaventa.
Non si è abituati, è una sensazione nuova e per quanto possa essere un inferno la malattia, la conosci, sai come muoverti, è un vestito che hai indossato per una vita e ti illudi di poter controllare tutto.
Il nuovo non ha le tue regole, non sai che forma prenderà.
Nel pieno dei disturbi alimentari e anche prima, a pensarci, mi svegliavo ogni mattina con dentro un dolore assordante, ma era diventato normale stare male, ci ero abituata.
Oggi, dopo tanto lavoro su me stessa e tante scelte d’amore verso la vita, mi rendo conto di quanto ho sofferto e di cosa vuol dire vivere, volersi bene e ascoltarsi. A volte ho paura, altre volte mi lascio andare e prendo tutto questo pieno di vita.
Quando soffri di disturbi alimentari arrivi a pensieri neri, ma non è perché non vuoi più vivere, è perché non sopporti più un dolore che sembra infinito.
Dentro c’è una spinta vitale che aspetta di essere vista e ascoltata c’è! e, chiedendo aiuto, può crescere e prendere spazio.
Si può stare bene! Alice
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PER COMPRENDERE REALMENTE CHI SEI, È FONDAMENTALE RICORDARE, CAPIRE E RIELABORARE CHI TI HANNO DETTO DI ESSERE. @chiarasolems Ognuno di noi, nelle proprie dinamiche storiche, ha avuto svariate definizioni su…
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DCA: testimonianza di un docente… Io non ho vissuto in prima persona i DCA ma ho avuto modo di conoscerli dalla mia allieva Irene. Tutto inizia due anni e mezzo…
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DCA vogliamo scomparire (anche) per essere visti In queste subdole, terrificanti, dolorose e complesse patologie… si fa di tutto e anche di più per tentare di far scomparire l’infinita e…
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IO NON VALGO NULLA – LE PAROLE SONO ARMI : Sono cresciuta in una famiglia di stampo patriarcale. Mio padre era severo, autoritario, violento. Mia madre fragile, remissiva, completamente soggiogata…
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Indicazioni per i genitori quando i figli sono piccoli (prevenzione) Discorso che vale per tutti i bimbi indipendentemente dal loro peso. È bene fare attenzione anche su cose che si…
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DCA: Mi sento persa… sento un profondo senso di vergogna e non riesco a non provare una sensazione di schifo e ribrezzo per me stessa… mi sembra che l’unica cosa che sappia fare è abbuffarmi… non riuscire a controllarmi…
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DCA LE EMOZIONI La vita ti aspetta (riflessione): Voglio iniziare con questa frase: “NON C’È SOLUZIONE CHE NON SIA L’ACCETTAZIONE DI LASCIARSI ABBANDONATI ALL’EMOZIONE”. Esatto proprio lei l’EMOZIONE. Da quando ho…
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DCA: “prima lo si riconosce e si chiede aiuto, prima ci si salva” : 19 anni avevo, ovvero ben sette anni fa quando stavo stra-male.Mi sembra passata una vita, invece sono…
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In occasione della giornata nazionale del 15 marzo Un mondo colorato di lilla per accendere i riflettori sui disturbi alimentari ChiaraSole Ciavatta, fondatrice dell’associazione e del centro MondoSole di Rimini:…
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DCA: non tutto è opinabile! Voglio soffermarmi un attimo! Come sempre navigo tanto per sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare cercando di gridare più possibile che cosa sono e che…
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Soffrire di disordini alimentari Soffrire di disordini alimentari non significa ‘solo’ essere ossessionati dal cibo. I sintomi sono tanti e diversi e dipendono dalla storia personale dell’individuo. Spesso causano ulteriore…
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Quando ero malata di disturbi alimentari vivevo, inconsciamente, in una vera e propria regressione della crescita, quanto meno a periodi alterni. Ero inaffidabile. La mia parola valeva davvero poco. Insomma…
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DCA… Mamma quanto sto piangendo,
Tutte le lacrime che non mi hai visto versare,
Mamma quanto dolore che sto provando
Tutto quello che non ti ho fatto vedere
Mamma quanta paura che sto incontrando
Tutta quella che non mi sono permessa di avere
Mamma lo so non è facile ricoprire il tuo ruolo
Io da figlia ci ho provato
Ho fatto un gran casino.
È un lavoro estremamente complicato , così delicato, il lavoro che si va a fare per stanare Lei, che va presa come si accarezza una neonata.
Una neonata, è forse lì che desidero/a tornare, in quella comoda culla, è lì che il mio profondo blu vorrebbe galleggiare, nelle acque del ventre materno attaccata al cordone ombelicale.
L’ho perfino detto, senza sapere neppure io di cosa stavo parlando ” Per favore un altro po’, ho bisogno di altro tempo non ho chiesto la vita, fatemi andare un po’ più in là”
Che nel mio metro e 68 di statura forse la testa ha ben pensato di non potermici far stare in quello spazio tanto confortevole e tentando di diminuirmi si è scontrata con le ossa, che troppe volte con un purtroppo davanti, ho pensato non potessero dimagrire.
Le ossa, che grande ancora, che grande appiglio di certezza, è in esse che è forse aggrappata saldamente la malattia?
Quelle nessuno te le porta via, nemmeno la morte.
A volte mi immagino gli operatori come dei piccoli operai arrampicati su di noi con martelli di gomma che vanno a smussare gli angoli delle Pareti, eppure tanto delicato è il lavoro tanto più quando vedi Lei, la malattia, vorresti darle un enorme calcio per mandarla via, ma sembra che , come uno yo-yo, poi torni indietro da te.
È subdola, ti arriva come uno schiaffo.
Che tanto più la scacci , tanto più forte lei tornerà , a gridarti che il male è più forte del bene, per dirti che non meriti nulla .
Tanto più la vedi , tanto più proverà a nascondersi , nel conosciuto, il suo conosciuto, il suo amico più fedele , il
Sintomo.
È subdolo lui, credo che quando il Sintomo da sempre dormiente e camuffato non visibile ai miei occhi , abbia finalmente stretto la mano al mio approccio alla vita distruttivo e boicottatore dello star bene … Sia nata la storia d’amore più grande della mia vita.
Ma si viene subito traditi, lo posso garantire! che quell’onnipotenza, quella gioia frenetica dura ben poco, ed è un “gioco” che non vale la candela, la cera cade e brucia lasciando ustioni indelebili, non fatevi ingannare…è subdola la malattia! Ti dice di amarti e che sei bellissima ma poi ti affossa con spalate di merda.
Il Sintomo credo sia il suo manifesto, la sua voce per dirti che esiste davvero, non è nella testa, ma anche nel tuo corpo, aggrappata a qualcosa di reale, brutale, doloroso fisicamente ma mai quanto lo è nell’emotivo, perché il desiderio di risarcimento per ciò che è mancato,subito, e perduto è talmente enorme che qualsiasi cosa non sarà all’altezza, che da domani smetto, non funziona mai, per questo si pensa di non essere mai malati abbastanza.
È una corsa sul Tapirulan quella , un dispendio di energie che non ti porta da nessuna parte.
Il sintomo, la malattia … A volte sembra si impossessino completamente della mia testa e di me, quasi avessero accesso a un pulsante segreto da schiacciare per spegnermi di nuovo e prendere il controllo… si il controllo ce l’ha la malattia, non tu.
poi lo so , si impara a schivare, a depotenziare a riposizionare tutto , lo so che troverà il suo posto , silenzioso e in un sonno profondo e irrisvegliabile , dentro di me.
Fino a qualche mese fa ad inizio percorso nemmeno riuscivo a pronunciarle queste parole, sintomo e malattia, erano impronunciabili non ammissibili non accettabili, perché volevano restare intoccabili forse.
Ora inizio a credere davvero che si possa guarire, in una guarigione che non è fossile ma non altro se non sinonimo di Libertà, quella libertà che fa tanta paura, così tanta paura che queste righe in cui dico che ci credo , sono le stesse su cui più mi sono soffermata , chiedendomi se fosse il caso di cancellarle… Che subdola la malattia!
È assurdo veramente come Lei sia riuscita ad impossessarsi a tal punto di me, Lei che è sempre stata mia compagna fedele e silenziosa alla fine mi ha mangiata.
Ora sono in un momento di profonda paura ..ho paura per la prima volta forse, e credo sia un bene.
Paura di cadere, paura nel vedere quanto prima non ne avessi di morire,
Quanto io abbia cercato di uccidermi solo per vedermi viva.
Mi sento enormemente destabilizzata e disorientata, impaurita, da quando è avvenuta la scissione tra me e Lei, da quando ho percepito dentro di me che io e Lei siamo due cose separate, emozioni che fatico a porre in parole… Posso solo sentirmi di dedicarne alcune
Tutte le volte che ti ho urlato era Lei a parlare non io,
Tutte le volte che mi sono posta su un piano più alto e diverso come a dire… incapibile, era Lei che non voleva essere toccata,
Tutte le volte che ho dubitato del tuo amore incondizionato
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disturbi alimentari La testimonianza di Romina: una storia di sofferenza e di rinascita
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È importante conoscere i segnali di un disturbo alimentare. Questi possono indicare che un disturbo alimentare sta sviluppandosi o che è già in essere. Di seguito sono elencati alcuni segni comportamentali, fisici e psicologici o cambiamenti che spesso accompagnano un disturbo alimentare. Se tu o qualcuno che conosci sta vivendo molti dei seguenti sintomi, è importante cercare aiuto immediatamente per determinare se hai un problema. E’ fondamentale intervenire il prima possibile.
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disturbi alimentari: “il corpo era la mia vergogna” testimonianza: Sono certa di essere amata dalla mia famiglia, tutto il dolore che ho vissuto non è stato per mancanza d’amore, è figlio…
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Quando si è affetti da DCA, ci si sente spesso divisi in due RIFLESSIONE/TESTIMONIANZA: Quando si è affetti da DCA, ci si sente spesso divisi in due, accade che una…
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I disturbi alimentari (anoressia, bulimia, binge, ecc.) sono patologie incredibilmente dolorose. Il sintomo evidente riguarda sempre il cibo e il corpo, ma è necessario ricordare che si tratta di un male molto…
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Giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi del comportamento alimentare 15 Marzo
Il Fiocchetto Lilla ha origine in America e rappresenta da più di 30 anni la lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare
SCORAGGIARE distacco e disinteresse
ACCRESCERE la consapevolezza a livello individuale ed istituzionale
Il Fiocchetto Lilla è il Simbolo della LOTTA contro i Disturbi del Comportamento Alimentare, il fiocchetto lilla è PER DIFFONDERE la consapevolezza che queste patologie si possono oggi curare.
Simbolo di AGGREGAZIONE per chi per troppo tempo ha vissuto nell’isolamento imposto dalla malattia, iI fiocchetto lilla è PER RADUNARE in un unico coro le voci di chi ha vinto sulla malattia, di chi testimonia con la propria storia di vita che guarire dai DCA è possibile.
Simbolo di RISPETTO verso chi soffre, il fiocchetto lilla è PER SUPPORTARE le famiglie e chi giorno dopo giorno coraggiosamente continua a lottare per la Vita, con tutte le proprie forze, per riconquistare la libertà di essere se stesso, senza arrendersi mai.
Simbolo di SPERANZA per chi per troppo tempo è rimasto costretto in silenzio e in solitudine dalla sofferenza, il fiocchetto lilla è PER RESTITUIRE VOCE E DIGNITÀ a chi pensava di averle per sempre perdute.
Simbolo del RICORDO, il fiocchetto lilla è soprattutto PER NON DIMENTICARE chi non ce l’ha fatta. Simbolo di una COMUNITÀ D’INTENTI, il fiocchetto lilla è PER COSTRUIRE una nuova cultura fondata sull’ascolto, che abbatte il muro dei pregiudizi per lasciare spazio alla forza della condivisione.
Il 15 Marzo coloriamo di lilla l’Italia, il 15 marzo coloriamoci di lilla TUTTI INSIEME!
Indossando/postando il fiocchetto Lilla sostieni e la promozione della giornata nazionale di prevenzione e cura dei disturbi alimentari pensata per creare una coscienza nazionale e collettiva su queste gravi malattie sempre più diffuse e per creare una rete di aiuto e sostegno nonché di supporto per chi soffre
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Alimentazione e disturbi alimentari ( DSM – 5)
(traduzione dalla fonte originale inglese)
Il capitolo sulla alimentazione e disturbi alimentari nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali ( DSM – 5) include diverse modifiche per meglio rappresentare i sintomi e i comportamenti dei pazienti che si occupano di queste condizioni tutta la durata della vita . Tra le variazioni più significative sono il riconoscimento del binge eating disorder, le revisioni dei criteri diagnostici per l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa , e l’inclusione di pica , ruminazione e evitante / restrittiva disordine assunzione di cibo . Nel DSM- IV elencato questi ultimi tre tra i disturbi di solito diagnosticata nell’infanzia, Infanzia, Adolescenza o , un capitolo che non esisterà nel DSM- 5.
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Vivere soffrendo di anoressia significa nascondersi inconsciamente, vivere sotto una potente anestesia, significa restringere l’alimentazione: restringere ogni forma di emozioni, significa restrizione di vita e significa che sotto al sintomo evidente esistono sofferenze immense. Ricorda che tutti i DCA, se non curati, sono malattie degenerative.
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“CHIARASOLE” ANORESSIA E BULIMIA: UN’ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE. Prefazione di GIANNA SCHELOTTO. Edito da “IDEALIBRI” gruppo Rusconi. E-BOOK GRATUITO
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Disturbi alimentari: ne parliamo con Chiarasole Ciavatta:
Tre milioni e mezzo di italiani soffrono di disturbi dell’alimentazione: bulimia, anoressia, binge eating. Secondo le stime, il 95% sono donne, ma negli ultimi anni la percentuale è in crescita anche fra gli uomini. L’età di esordio della malattia è intorno agli 8 anni.
Il proprio corpo davanti allo specchio diventa uno sconosciuto, un obbrobrio, la causa di un disagio e di una difficoltà enorme di vivere che non ha nulla a che fare con l’estetica. Si punta contro la superfice per colpire nel profondo del proprio essere.
Spesso, le persone risucchiate nel tunnel dei disturbi alimentari possono sembrare all’apparenza sane, pur soffrendo le angosce di una grande battaglia contro il cibo.
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AnaMia (anoressia bulimia): una canzone contro anoressia bulimia e binge una canzone per lottare – canzone di MondoSole –
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Campagna di sensibilizzazione Disturbi Alimentari. I NON DETTI creano una voragine interiore.
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Un album di foto, foto-grafiemotive, che sto sfogliando ogni giorno.
Una lettura che porta consapevolezza, chiarezza, sofferenza.
La prima foto:
a colori, di una bambina “normale”, vivace, con l’intelligenza tra le mani, che sentiva, anche, il disagio della sua “ingombranza”.
Una ricerca della comprensione di qualcosa che non sentiva giusta,
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Questa immagine ha tanto valore, perchè ben 80 donne hanno deciso di gridare che si può guarire si può guarire! Questa immagine ha tanto valore, 80 donne gridano si…
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abbattere il muro del silenzio, quello fuori e dentro di noi! DCA | MondoSole | PCS
Quante volte sono stata in silenzio aspettando e aspettando ancora che le persone a me care: (amate e odiate) potessero capire quello di cui io avevo bisogno. Bramando che Loro comprendessero un male senza che io stessa mi concedessi di denunciarlo!
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quando il #piacere diventa #peccato..(#riflessione)
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⚠️🚫⚠️ATTENZIONE A QUANDO LEGGI POST/PUBBLICITÀ/VIDEO ECC… TIPO:
🚫 ti propongo un corso (o un percorso) per avere un buon rapporto con il corpo e con il cibo
🚫 ecco il rimedio per la tua fame emotiva – fame da noia
🚫 le hai provate tutte per risolvere la tua ossessione per il il cibo? Cambia radicalmente il tuo rapporto con il cibo in 20 o 30 o 40 (…) giorni. Farai pace con il cibo, ti aiuterò io con incontri on-line.
🚫 hai un brutto rapporto con il cibo e e il corpo… io ti aiuterò e in pochi incontri!
🚫 pochi incontri per imparare a gestire le emozioni per avere un buon rapporto con cibo e corpo
💜 potrei continuare ancora e ancora con queste offerte “miracolose” in presenza e/o on-line (il tutto senza una profonda conoscenza della persona). Soprattutto se soffri di disturbi alimentari, sono davvero particolarmente dannose e pericolose!
Riflettiamoci insieme… ChiaraSole Ciavatta @chiarasolems
Sappiamo tutti che quando si soffre di disturbi alimentari il pensiero fisso, come un martello pneumatico, riguarda il cibo e il corpo.
Un dolore immenso, disumano e si farebbe di tutto per non sentire i sintomi annientarci così prepotentemente e costantemente.
Anche io, come penso molti, quando ero malata, sono caduta in varie “trappole” (ambigue e ingannevoli) che venivano proposte tipo: in breve tempo riuscirai a vivere il corpo e il cibo in modo migliore o addirittura ottimo.
Ogni volta mi mettevo in gioco e speravo! (ovviamente anche di dimagrire).
E, ogni volta, a posteriori, mi colpevolizzavo, perché sentivo di aver fallito… quando in realtà erano quegli pseudo percorsi/”CURE” a non essere adatti a me e alla malattia che avevo. Non ero io la sbagliata.
Ancora di più in questo periodo drammatico per tutti a causa della pandemia, si cerca una comprensibile scorciatoia data la sofferenza che si vive (e c’è chi se ne approfitta).
Inoltre il mondo dei social e dell’online ne offrono un’infinità, abusando in modo pazzesco: ORA PIÙ CHE MAI!
Ognuno di noi ha sperato in una bacchetta magica… in un qualcosa di veloce che si portasse via la malattia.
Penso che chi propone queste cose forse lo fa anche in buona fede senza però conoscere molto bene il complesso mondo dei DCA.
Da sempre assistiamo al marketing dei disturbi alimentari.
Ogni volta mi crea amarezza, dispiacere, FA MALE: perché so quanto ogni creatura che soffre, spera di aver trovato la magica o comunque, la veloce, soluzione a tutto.
Potrebbe anche verificarsi un temporaneo pseudo “benessere” ma non reale, ne duraturo.
Non ci sono scorciatoie (se ce ne fossero sarei la prima a gridarle)…. Non ci sono bacchette magiche…. Non esiste il tutto e subito, né dall’oggi al domani.
Stiamo parlando di gravi gravissime malattie e, in quanto tali, l’unica soluzione è un effettivo percorso di cura….nel tempo.
Rimaniamo uniti non dando retta a questi annunci che non fanno altro che sminuire questi mali potenzialmente mortali, ma dai quali si può guarire💜
@chiarasolems
PS le emozioni non si gestiscono, ma con un percorso di cura, si impara ad accoglierle serenamente🌞❣️
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“Penso dunque sono”, è l’espressione con cui Cartesio esprime la certezza indubitabile che l’uomo ha di se stesso in quanto soggetto pensante. Ebbene quando si è affetti da dipendenza patologica sembra quasi che la capacità di pensare venga totalmente meno. L’unica assoluta certezza di vita è quella di DIPENDERE.
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I disturbi alimentari, i sintomi alimentari in realtà cosa sono: In Generale, i sintomi, tutti i sintomi, sono una dipendenza, sono l’espressione di un profondo disagio, sono dolore, sono paura,…
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Quanto ho odiato la persona raffigurata nell’immagine di questo post, quanto mi sono stra-odiata. Odio, disprezzo, schifo, sentivo di non valere nulla… beh, per forza non mi sentivo mai abbastanza,…
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PROGETTO COLLETTIVO SU INSTAGRAM: Ho Chiesto (tempo fa) a tutti coloro soffrono di DCA (o hanno accanto una persona cara che ne soffre o che comunque conoscono bene in modo…
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