disturbi alimentari: SE NON LO AFFRONTI, IL PASSATO TI SEGUE La riscoperta del viaggio come PIACERE e INCONTRO CON L’ALTRO disturbi alimentari: Trasferirsi in un’altra città, per ragioni che esulano…
peso
Il dolore DEI DISTURBI ALIMENTARI non (sempre) si vede: GLI STEREOTIPI DELLA MALATTIA
Per tutta la vita non avevo mai detto a nessuno di essere malata.
In verità nemmeno io riconoscevo di esserlo.
Mai avevo espresso a parole il grande dolore e disagio che sentivo dentro, che mi distruggeva piano piano.
Quando finalmente decisi di curarmi e raccontare alle persone care la mia malattia, tutti furono profondamente sorpresi. Nessuno avrebbe mai immaginato che io stessi così male.
Tutti mi dicevano “Ma da fuori non si vedeva niente”.
E in effetti io, a parte in un paio di precisi momenti storici, non ho mai avuto grandi oscillazioni di peso che potessero far pensare a disturbi alimentari secondo i banali cliché.
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DCA:”sono stanca”,”non ce la faccio più”riflessione ~ testimonianza: Credo che durante la mia malattia la frase che ho ripetuto maggiormente sia stata “sono stanca”…mi dicevo: “non ce la faccio più”…
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Anoressia, Binge eating, Bulimia… I disturbi Alimentari, sono patologie troppo spesso etichettate da stereotipi banali.
Questi profondi disagi non hanno etichette prestabilite. Sono imprevedibili. Il peso non è un parametro attendibile per riconoscere chi soffre di questo infinito dolore.
Queste malattie non possono essere etichettate: NON HANNO PESO, NON HANNO SESSO (possono colpire sia donne che uomini), NON HANNO ETA’ (dai 4 ai 61 anni -dati istat-), NE IDENTITA’ DI GENERE.
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Non si può giudicare dal peso il dolore: disturbi del comportamento alimentare Stop alle etichette sociali sui disturbi alimentari Non si può giudicare dal peso il dolore disturbi del comportamento alimentare: Fra…
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L’offesa più grande è dire
COME TI VEDO BENE!
ad una persona che soffre di disturbi alimentari
“Come ti vedo bene oggi” “Oddio, sono ingrassata?!?!”
(UN TRADUTTORE SIMULTANEO MENTALE)
Quando stavo male, se qualcuno mi diceva “come ti vedo bene oggi” lo vivevo come un’offesa mortale, perché pensavo che mi dicesse che ero ingrassata.
Soffrivo tanto per questa affermazione.
Può sembrare strano, perché porta in se un complimento, eppure per me era vissuta come una violenza, come un’incomprensione… anche da qui arriva la campagna di sensibilizzazione che abbiamo proposto (Campagna di sensibilizzazione “il dolore non ha peso”).
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DCA: “prima lo si riconosce e si chiede aiuto, prima ci si salva” : 19 anni avevo, ovvero ben sette anni fa quando stavo stra-male.Mi sembra passata una vita, invece sono…
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